balanced scorecard
In una economia dominata da beni materiali le misure di ordine economico e finanziario possono rappresentare il valore delle aziende e misurare la bontà della strategia.
Nell’economia contemporanea, nella quale i beni immateriali sono diventati la principale fonte di vantaggio competitivo, sono necessari strumenti in grado di misurare valori non monetari e non quantificati.
Molte imprese hanno incontrato difficoltà nel gestire ciò che non sapevano descrivere e valutare, per aiutarle in tale arduo compito Robert S. Kaplan e David P. Norton hanno introdotto la metodologia della Balanced Scorecard con l’obiettivo di costruire una scheda di valutazione bilanciata che permettesse di gestire e misurare la strategia di una organizzazione attraverso indicatori monetari e non monetari relativi a beni materiali e immateriali.
La tendenza ad affidarsi esclusivamente alle misure finanziarie ha incoraggiato un comportamento a breve termine e sacrificato la creazione di valore a lungo termine, in favore di una performance immediata.
Primo obiettivo della BSC è stato di integrare gli indicatori ex-post della performance finanziaria con gli indicatori lead, delle performance future. Il secondo è stato quello di individuare gli indicatori che spingevano le aziende a compiere le scelte giuste. Tali indicatori devono essere in grado di misurare la strategia.
L’attuazione di una strategia richiede che tutte le funzioni e i dipendenti siano allineati alla strategia. Con la rapidità dei cambiamenti che si verificano nel campo del know-how, delle normative e del mercato, la formulazione e l’attuazione della strategia deve diventare un processo continuo al quale partecipano tutti i componenti dell’ organizzazione.
LA BALANCED SCORECARD È UNO STRUMENTO PER GESTIRE LA STRATEGIA
La BSC fornisce la ricetta che consente agli ingredienti presenti in azienda di combinarsi al meglio per ottenere la creazione di valore.
I principi di una organizzazione orientata dalla strategia sono:
- Fare della strategia un processo continuo
- Tradurre la strategia in termini operativi
- Allineare l’organizzazione alla strategia
- Fare della strategia il lavoro quotidiano di ciascuno
- La BSC e la CSI (Concezione Sistemica d’Impresa)
La BSC deve essere inserita in una concezione sistemica d’impresa.
Cioè occorre conoscere e tenere conto delle relazioni esistenti tra i vari elementi che compongono l‘azienda.
L’azienda deve individuare le correlazioni dalle quali si aspetta la creazione di sinergie e mettere in moto azioni che fanno attivare queste correlazioni. Le aziende hanno una organizzazione che spesso è suddivisa in funzioni come :produzione, logistica, vendite, ecc.. che porta alla impostazione di strategie settoriali volte al raggiungimento di obiettivi di funzione.
Partendo da tale approccio è quindi naturale che i soggetti che curano l’organizzazione e la strategia di una funzione non siano coordinati con le altre aree, e che non ci siano obiettivi condivisi.
Nascono così settori separati che originano spesso forti barriere all’attuazione di ogni strategia condivisa.
Le aziende che hanno una concezione sistemica riescono a rompere tali barriere, a darsi delle strategie che attraversano le varie funzioni aziendali.
La strategia deve poi essere trasferita dalla sala del consiglio a tutti i dipendenti dell’impresa.
Michel Porter individua la base della strategia nelle attività in cui una organizzazione decide di eccellere.
“Tutte le differenze di costo o di prezzo tra una impresa e l’altra dipendono dalle centinaia di attività necessarie per creare, produrre vendere e consegnare i prodotti o servizi la differenziazione nasce dalla scelta delle attività e dal modo nel quale vengono svolte.”
La strategia
La strategia non deve rappresentare un passo isolato nella vita dell’azienda , ma essere parte integrante della gestione aziendale strettamente correlata alla sua missione.
La BSC permette di passare da una pianificazione basata unicamente sulla misurazione dei beni materiali in uno schema con il quale si può esaminare la strategia per creare valore da quattro prospettive diverse:
- Economico finanziaria: crescita e redditività
- Clienti: creare valore e differenziarsi dalla concorrenza
- Processi aziendali interni: ottimizzazione dei processi aziendali interni
- Apprendimento e crescita: creare un clima che favorisca le innovazioni e la conoscenza dell’ azienda.
Possiamo distinguere fra variabili prevalentemente esterne e variabili prevalentemente interne:
Variabili esterne sono:
- economico-finanziaria
- Clienti
Variabili interne sono:
- Apprendimento e crescita
- Processi aziendali interni
Si può quindi dire che l’azienda per sviluppare la strategia e raggiungere gli obiettivi ha due strumenti interni fondamentali:
- L’organizzazione dei processi
- La conoscenza
I passi per la costruzione della BSC:
- Fase di analisi e preparazione
- fase di realizzazione
- Fase di ricaduta
- Fase di riflessione