servizi nel campo energetico
la gestione dell'energia
L’energia è una risorse indispensabile per il funzionamento di ogni azienda o organizzazione. L’uso di qualsiasi fonte di energia ha delle conseguenze negative per l’ambiente e riduce le risorse naturali che rimangono disponibili per le generazioni futuri. Nel 1987, la Commissione Brundtland delle Nazioni Unite ha dato la seguente definizione di sostenibilità: “uno sviluppo è sostenibile .. se soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”. Nella scelta di quale fonte di energia usare per coprire le proprie necessità si devono considerare tre elementi:
- Il costo,
- l’impatto sulla sostenibilità dell’attività aziendale,
- La certezza dell’approvvigionamento.
Trovare il compromesso ottimale fra questi tre parametri è una sfida di una complessità notevole anche perché si deve tenere conto degli sviluppi futuri delle tecnologie rilevanti, dell’andamento dell’economia, dei cambiamenti nell’equilibrio geopolitico nel mondo e dei cambiamenti nei valori e comportamenti umani.
Perciò, l’uso di energia rappresenta un’area di attenzione crescente per ogni azienda e c’è un interesse evidente per impiegarla con parsimonia e al massimo di efficienza. L’efficienza energetica viene definita come il rapporto fra il risultato ottenuto da un sistema produttivo o da un servizio e la quantità di energia impiegata per il funzionamento di questa attività. L’Unione Europea ha stabilito che nella pianificazione energetica gli Stati Membri devono rispettare il principio dell’ “efficienza energetica al primo posto”.
È ormai generalmente riconosciuto che per ottenere dei miglioramenti significativi e durevoli nell’efficienza energetica, si deve trattare la gestione dell’energia come un’attività di gestione permanente, simile alla gestione del personale, alla gestione finanziario, alle relazioni pubbliche, ecc. Solo con un impegno permanente, insieme ad un approccio sistemico sarà possibile implementare le transizioni profonde, necessarie per affrontare le sfide imposte dalla necessità di eliminare l’uso di fonti fossili entro il 2050.
una buona gestione dell'energia
Una buona gestione dell’energia richiede fondamentalmente le stesse cose che sono richieste per la buona gestione di qualsiasi altro bene, cioè:
- una conoscenza adeguata del sistema interessato,
- delle risorse umane e finanziarie, adeguate in quantità e qualità (proporzionale al valore gestito),
- procedure condivise e responsabilità ben definite,
- impegno e attenzione del management.
I criteri da seguire possono essere, fra altro:
- le prescrizione della legge (mandatorio),
- l’obiettivo di minimizzare i costi tenendo conto delle esternalità e le esigenze future, per esempio zero emissioni di gas ad effetto serra nel 2050*,
- UN Sustainable develpment goals,
- altro.
Importante è che l’organizzazione renda esplicito quali criteri intende seguire per la gestione dell’energia.
*Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sull’efficienza energetica del 14-07-2021.
Come procedere
Il tutto incomincia con una diagnosi energetica (DE) per avere una fotografia del sistema come è adesso. Il risultato della DE deve essere la base per la redazione di un piano a medio lungo termine, il Piano Strategico (PS) e la creazione di una contabilità energetica (la CE). Il PS deve includere:
- i criteri che si intende seguire nella gestione dell’energia,
- gli obiettivi a lungo termine, per esempio 2050,
- gli obbiettivi intermedi, per esempi 2030 e 2040,
- una politica energetica, cioè l’insieme delle regole e obbiettivi che definiscono la quotidianità della gestione e i piani di investimento,
- il piano di implementazione, cioè un piano dettagliato che illustra come si intende arrivare dalla situazione attuale al punto di arrivo (la Roadmap per Transizione Energetica).
Esistono delle norme internazionali che possono essere seguite, sotto la propria responsabilità o con una certificazione da parte di un ente terzo, per esempio l’ISO 50001.
La redazione del Piano Strategico è importante per evitare delle cosiddette “lock-in”, cioè degli investimenti in tecnologie chi nel tempo diventano un freno per le fase successive della transizione.
La diagnosi Energetica
La DE, che viene anche chiamata audit energetico, è definita come: la procedura sistematica finalizzata ad ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico efficaci sotto il profilo dei costi, a individuare le possibilità di usare o produrre energia rinnovabile con efficacia di costo e a riferire in merito ai risultati. La norma EN 16247 rappresenta una guida per l’esecuzione corretta di una diagnosi energetica.
La DE serve per ottenere le informazioni indispensabili sul sistema, necessari per poter sviluppare il Piano Strategico.
La Contabilità Energetica
La Contabilità Energetica consiste nella registrazione sistematica dei consumi energetici ed è il primo passo per migliorare l’efficienza energetica di un’organizzazione. Infatti, si può constatare che la rendicontazione energetica sta diventando una pratica consueta per un numero crescente di organizzazioni. Concretamente, la contabilità energetica serve a:
- Valutare le prestazioni dei sistemi energetici dell’organizzazione.
- Calcolare i principali EnPI’s (indicatori delle prestazioni energetiche) dei sistemi energetici.
- Confrontare le prestazioni di un sistema energetico con i risultati di sistemi simili (bench-marking).
- Progettare sistemi energetici nuovi più efficienti o migliorare quelli esistenti.
Per essere utile, il reporting deve seguire certi criteri minimi e i risultati devono essere presentati in modo tale che siano comprensibili a chi ha una buona conoscenza della materia. Lo Studio Caramelli segue per la contabilità energetica il modello sviluppato dall’AssoEGE in collaborazione della FIRE (scarica il modello). Questo modello è in grado di fornire informazioni riguardanti i flussi di energia fra il sistema oggetto della rendicontazione e l’esterno, la gestione delle scorte, la produzione interna di energia e i processi di trasformazione. Il modello offre anche la possibilità di una rendicontazione distinta delle fonti rinnovabile impiegate. Inoltre, la metodologia consente di individuare gli impieghi di ciascun vettore energetico per ogni centro di consumo.
L'energy manager
La Legge 10 del 1991 Art 19, ha definito l’energy manager come il “Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia”, incaricato di individuare le azioni, gli interventi, le procedure e quanto altro necessario per promuovere l’uso razionale dell’energia, di assicurare la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali e di predisporre i dati energetici relativi alle proprie strutture e imprese. Nella pratica, le attività dell’energy manager possono essere molto più ampie.
La funzione dell’energy manager all’interno di un’azienda o di una organizzazione, può , fra altro, includere le seguenti attività:
- monitorare, registrare, archiviare e comunicare i flussi principali dell’energia presente nel sistema e il loro uso finale,
- assicurare l’approvvigionamento dell’energia alle condizioni migliori offerte dal mercato,
- elaborare le strategie e i piani per la loro implementazione per garantire l’approvvigionamento futuro dell’energia tenendo conto della necessità di ridurre in modo molto significativo l’uso di energia fossile,
- dove possibile proporre, introdurre e seguire le richieste per le incentivazioni per gli investimenti necessari per ridurre l’impiego delle fonti fossili,
- implementare e gestire il sistema amministrativo per la gestione dell’energia (SGE) e, se è il caso, assicurare la certificazione dalla parte di un ente terzo secondo le norme EN.
- comunicare a tutte le persone presenti nell’azienda cosa devono sapere per rendere la loro attività e i loro comportamenti coerenti con gli obbiettivi prefissati nell’ambito del SGE.
servizi offerti da Studio Caramelli
Nel campo della gestione dell’energia lo Studio Caramelli può assistere i propri clienti con:
- l’elaborazione di una strategia a lungo termine per la loro politica energetica,
- assicurare il ruolo dell’energy manager esterno,
- la tenuta di una contabilità energetica seguendo la metodologia AssoEGE/FIRE,
- lo sviluppo e la valutazione di concetti energetici.
- l’ottimizzazione dell’utilizzo dell’energia termica tramite un’Analisi Pinch,
- la riduzione dell’impatto ambientale causato dall’utilizzo di energia,
- l’analisi finanziaria di investimenti in efficienza energetica,
- la preparazione delle richieste di incentivi (in particolare per i Certificati Bianchi),
- la ricerca di finanziamenti di terzi (contratti EPC o contratti di locazione lungo termine),
- effettuare una diagnosi energetica secondo la norma EN 16247.
le risorse
Lo Studio Caramelli Srl ha nel suo organico una persona qualificata come Esperto nella Gestione dell’Energia UNI CEI 11339 da Secem e come Certified Measurement and Verification Professional (CMVP®) da parte dell’Association of Energy Engineers.
Studio Caramelli è Socio della Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia (FIRE) e dell’Associazione esperti in gestione dell’energia certificati da ente terzo accreditato (AssoEGE).